Spazi, letture, storie
Strano a dirsi ma lo spazio o gli spazi sono alla base di questo blog nel quale libri e pensieri avranno la preminenza.
Eppure spazio e spazi hanno una caratteristica fondamentale: sono imprescindibile per poter leggere e poter dar voce ai propri pensieri. Per leggere, dobbiamo trovarsi un angolo, una sedia, un palo alla fermata del bus, un muro dove appoggiare la spalla. Uno spazio insomma coniugato in diverse molteplicità.
Poi occorre tempo, anzi quell'intervallo di tempo necessario per cavare di tasca, di zaino o dallo scaffale il libro o il proprio taccuino o accendere il computer. Spazio di tempo così ben identificato in quel sottilissimo spicchio di quadrante che in un orologio a lancette definisce il passare di un secondo. E se "passa" vuol dire che "attraversa" uno spazio.
Sulla pagina di frontespizio di ogni libro, a fine lettura appongo verso l'angolo sinistro tre brevi scritte: nome e cognome, il luogo in cui l'ho letto e il mese in cui l'ho finito. Negli anni, i libri sono diventati come la traccia di un viaggio identificato dal luogo di lettura. Di nuovo uno spazio insomma.
Infine leggere provoca riflessione, meglio ancora pensiero. Nessun testo ci lascia indifferente: al più potremmo dire di non essere d'accordo o di non averne apprezzato la lettura ma indifferenti mai. E a voler dare la stura ai pensieri oppure a volerli ragionare e sistematizzare nuovamente, e infine trasporli fuori da noi vergando carte o digitando su tastiere impieghiamo spazio: di tempo, di memoria, di postura, di carte che svolazzano.
"Spazi, letture, storie" è un blog personale ma condiviso con piacere. Senza farla troppo lunga parlo delle mie letture, talvolta rifletto su gruppi di testi, talvolta su questioni riguardanti la storia o semplici riflessioni su quanto colpisce la mia attenzione. Il titolo del blog, si ispira al titolo di due raccolte di saggi sull'arte contemporanea curate da Massimo Carrà in onore del padre Carlo Carrà (1881-1966) dal titolo "Spazi, forme, volumi" e "Spazi, forme, colori".
Emanuele Cattarossi
Commenti
Posta un commento