Storie - Robert E. Howard (1906-1936)

Raccolta "Howardiana"...
Ricordo come negli anni novanta non fosse difficile trovare nelle edicole una piccola collana di libri, promossa dalla Newton&Compton, intitolata “Il Fantastico Economico Classico”. Un nome, un programma. Nella pratica un’edizione a basso costo di racconti fantasy, invogliata dalla scritta “100 pagine, 1000 lire”. Dunque si poteva aver tra le mani un volumetto agile e di fattura discreta. Questa collana ha veicolato in qualche maniera la conoscenza di quella fantasy che circolava con facilità negli Stati Uniti ma che in Italia si affacciava con difficoltà.
Io ne avevo alcuni: Stirpe di Lupo di Harold Warner Munn, Le Montagne della Follia di Howard P. Lovecraft, L’Ora del Dragone e I signori della Spada di Robert E. Howard.
Questi ultimi due costituirono l’inizio delle letture su Robert E. Howard (1906-1936), magari meglio conosciuto come l’autore che dette vita al personaggio di “Conan il Barbaro”.
Ora, se qualcuno inesperto del genere fantasy mi chiedesse un libro con cui iniziare gli consiglierei sempre Howard, garantito. Non che non mi piaccia il resto della fantasy, al contrario. Ma la lettura di Howard permette un immersione diretta nel mondo fantasy. I suoi scritti si dividono in racconti brevi e storie più lunghe. Ma in tutti si viene calati quasi direttamente in un mondo nuovo e in un’azione immediata. E, particolare ben più importante, all’interno delle sue storie le spade raramente riposano nei foderi.
La prosa di Howard è tremendamente immediata e tuttavia lascia al lettore lo spazio di immaginare luoghi di assoluta fantasia ma da un taglio molto reale. Oppure cala in momenti reali della storia situazioni di fantasia splendidamente elaborata.
Difficile non rimanere presi dalle storie che Howard dedica al suo personaggio più famoso: Conan. Un barbaro, un cimmero, capace di fare tutto quello che un uomo con una spada in pugno può fare. Howard lo fa viaggiare a più non posso in un mondo che reinventa di sana pianta attingendo ai dati del mondo reale: Hyboria. E così Conan è si un barbaro ma anche un ladro, un mercenario, un uomo d’armi, un assassino, un pirata, un predone, un comandante e, infine, un re. Con sempre nuove persone al suo fianco, con quasi sempre una bella donna da salvare e da sedurre. Conan costituisce l’alter ego di Howard stesso: in esso lo scrittore riversa quelle aspirazioni, la sicurezza, la personalità e la forza che gli mancarono  nel corso della sua breve vita.
Conan non è l’unico personaggio di Howard. Ne esistono altri come il cacciatore puritano Solomon Kane, l’avventuriero Kull di Valusia antesignano dello stesso Conan negli scritti di Howard e Turlogh Dubh, guerriero gaelico sviluppato all’interno del ciclo Celta. Questi personaggi dimostrano in varia misura la capacità di Howard stesso di reinventare contesti e personalità. Spesso le sue storie vedono intrecciarsi le spire della magia con una particolarità: non vengono comprese da questi uomini in armi, provocano soggezione eppure vengono combattute con il ferro in mano e vinte in molti casi. Si tratta di un concetto interessante: una parte non indifferente degli scrittori fantasy assegna un ruolo di supremazia alla magia, mitigato nella potenza solo dalle energie da spendere per utilizzarlo. Howard al contrario non ha alcun timore di contrapporre armi a magie, forza fisica a forza magica. In molti casi è la volontà d’acciaio dei suoi personaggi a permettergli un combattimento impari e, contro ogni logica, vincerlo.
Un’altra particolarità dei personaggi di Howard è l’ispirazione che ancora suscitano a più di ottant’anni dalla morte dell’autore. Non è difficile trovare graphic novel di Conan in giro per le edicole. Sempre il personaggio di Conan ha consacrato l’inizio della carriera cinematografica di Arnold Schwarzenegger con i film Conan il Barbaro (1982) e Conan il Distruttore (1984): in particolare la preghiera al Dio Crom nel primo film e il “va all’inferno” finale è una scena di cult. Kull il Conquistatore (1997), Solomon Kane (2009), Conan il Barbaro (2011) pur con risultati diversi al cinema, testimoniano la possibilità di attingere buone storie dagli scritti di Howard.
Veniamo alle dolenti note. Se volessi indicare a qualcuno la lettura degli scritti di Howard avrei qualche difficoltà a trovare il testo giusto. Sparita da anni la collana economica della Newton&Compton di cui parlavo all’inizio, comprendente alcuni racconti di Howard, la stessa casa editrice negli anni novanta editò in cinque volumi a copertina morbida tutti gli scritti intitolando la serie “Tutti i cicli Fantastici”.  Ancora oggi, la Newton&Compton riprova la pubblicazione con copertina diversa ma con poca fortuna. Diversamente la scomparsa Editrice Nord pubblicò un interessante raccolta su quattro volumi, definiti generosamente “tascabili”, dedicata a soltanto al personaggio di Conan. In questa edizione, oltre agli scritti di Howard, vengono inseriti racconti a firma di Lyon Sprague de Camp e Lin Carter che completano e arricchiscono il personaggio di Conan. Magari i puristi del personaggio potrebbero storcere il naso ma non sono racconti così malvagi.  La Mondadori ha provato dopo il 2000 ha pubblicare nella collana Oscar bestsellers alcuni racconti di Howard dedicati a Conan. Più recentemente ha dato alle stampe un volume che quanto a realizzazione lascia molto a desiderare. Il volume intitolato Conan il Barbaro, con copertina verde smeraldo, appartiene ad una serie di pubblicazioni della Mondadori che fa tanto effetto come copertina rigida quanto risulta poco maneggiabile nella lettura. Provate a portarvi uno di quei tomi, perché proprio di tomi si tratta, in giro e vedete se non vi passa la voglia di leggere. Nel caso del volume dedicato a Conan fa inorridire la scelta editoriale di pubblicare gli scritti secondo l’ordine di apparizione a suo tempo sulla rivista Weird Tales, aggiungendo in fondo gli scritti apparsi in altre testate. Che dire? Notevole sforzo editoriale che inficia completamente la conoscenza del personaggio. I racconti su Conan venero pubblicati progressivamente secondo l’ispirazione di Howard. L’autore tuttavia non seguiva un ordine cronologico per il suo personaggio. Di conseguenza se le edizioni della Newton&Compton e della Nord ricostruiscono un ordine di lettura per Conan, questo volume della Mondadori lo sfascia.
Non una gran cosa. Quindi, conviene armarsi di pazienza e cercare tra librerie remainder o su ebay. E forse si riscoprirà un bel modo di narrare il genere fantasy.

Emanuele Cattarossi

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