Letture - Clear Shot. Colpo Mortale - Tom Clancy (con Mark Greaney)

Ennesimo capitolo della serie Jack Ryan, uscito con il titolo originale di True Faith and Allegiance, l’edizione italiana di questo testo lo rinomina come Clear Shot – Colpo Mortale. Si tratta di un romanzo techno-thriller secondo lo stile di Tom Clancy (1947-2013), anche se ormai da tempo affidato alla redazione di Mark Greaney che però conclude con questo testo il suo contributo alla serie.
Con Clear Shot la serie “Jack Ryan” prende spunto dagli avvenimenti legati all’ISIS e immagina uno scenario di terrorismo sul territorio nazionale statunitense. Spunto già usato in altri testi della serie – ad esempio I denti della Tigre (2003) – e forse anche trasposizione della paura statunitense di un aggressione sul territorio.
In Clear Shot l’attacco terroristico risulterà più mirato e micidiale a causa di una grava falla informatica che mette una serie non indifferente di dati sensibili a disposizione dell’avversario del momento. La tematica è quantomeno interessante e sottolinea la crescente preoccupazione circa la sicurezza dei dati personali, indicando al tempo stesso come un abile ricerca sui social network possa recepire molte più informazioni del previsto.
Secondo uno schema consolidato la minaccia, potenzialmente esplosiva, viene progressivamente ridimensionata dalla realtà e dalla velocità di risposta dell’intelligence americana, in questo caso significativamente tratteggiata dall’organizzazione detta “Il Campus”.
Clear shot diviene dunque un interessante techno-thriller della serie Jack Ryan basato su alcuni punti fissi, una storia solida e a tratti avvincente. Ciò che però porta ad una riflessione è la scontatezza del finale che mostra costantemente una brillante vittoria americana e alla sconfitta avversaria. Nella serie Jack Ryan, con l’eccezione di Debito d’onore (1994), si nota con difficoltà un cambio di registro o un’indicazione che lasci in sospeso una possibile nuova insidia. Le crisi paiono essere affrontate e risolte brillantemente, salvo poi ripresentarsi al passo successivo. Inoltre comincia ad avvertirsi una certa ripetitività dei temi globali che indicano una serie ricorrente di avversari per Jack Ryan: Russia, Cina, terrorismo islamico su tutti. Difficilmente il nemico cambia o si presenta sotto forma di un associazione criminale o di un rivale meglio definito.
Inoltre, in attesa di leggere il successivo capitolo della serie Potere e Impero, si nota la difficoltà di collocare i personaggi “storici” della serie. Jack Ryan appare con sempre meno disinvoltura nel ruolo di presidente degli Stati Uniti e a meno di non farlo divenire un nuovo Roosevelt occorre provare a trovare un’altra collocazione. Ugualmente, John Clark e Domingo Chavez andrebbero rivisti in funzione della struttura del Campus stesso. Probabilmente lo sviluppo della serie passa attraverso l’esperimento dell’interessante Support and Defend (2014), riportando l’attenzione sull’indagine investigativa e lasciando per qualche tempo la minaccia globale alla sicurezza degli Stati Uniti. Questo offrire un quadro d’azione più variato e probabilmente meno scontato nella conclusione.
Emanuele Cattarossi
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